Quando a Palermo si parla di “a pasta o furnu”, la pasta al forno, il riferimento inequivocabile è agli anelletti, il tipico formato di pasta della tradizione gastronomica locale. Anelletti conditi con l’altrettanto tipico ragù siciliano, contraddistinto dall’immancabile presenza dei pisellini, e con altri ingredienti che spesso variano da zona a zona e persino da famiglia a famiglia.


La variabilità degli ingredienti deriva soprattutto dall’origine del piatto, che nasceva come uno svuota dispensa per evitare gli sprechi. Esistono, dunque, diverse varianti di questa ricetta ed è spesso oggetto di (acceso) dibattito se ci vadano o non ci vadano le uova sode, piuttosto che vari salumi. A pasta o furnu nasce, inoltre, come il piatto delle gite fuori porta, della scampagnata al parco della Favorita o della giornata al mare a Mondello, grazie alla possibilità di consumarla fino ad un paio di giorni dopo la sua preparazione e alla facilità di trasporto.

Tempo di preparazione

90 Minuti

Difficoltà

Media

Ingredienti per 6 persone

Preparazione

Lavate accuratamente e tagliate a cubetti (di circa un centimetro per lato) le melanzane. Cospargetele di sale e lasciatele riposare per almeno mezz’ora in un colino, di modo che perdano la loro acqua. Vi consigliamo di coprirle con un coperchio e mettervi un peso sopra (ad esempio una tazza con dell’acqua), di modo da esercitare una leggera pressione, senza schiacciarle troppo.

 

Nel frattempo, predisponete gli altri ingredienti e metteteli da parte per il loro successivo utilizzo. Mondate e tritate la cipolla, il sedano e la carota. Versate il trito in un tegame abbastanza capiente da contenere sia la pasta che il condimento, aggiungete 3 cucchiai di olio e lasciate dorare per circa minuto a fuoco dolce. Aggiungete, poi, il tritato di vitello e la salsiccia, dopo averla incisa e privata del budello. Fate, quindi, rosolare la carne nella padella per una decina di minuti, mescolando e prestando attenzione a non far bruciare la cipolla. Dopo di che, sfumate con il vino rosso e fate proseguire la cottura per i minuti necessari a far evaporare l’alcol del tutto. A questo punto, aggiungete la passata, riducete la fiamma al minimo e fate cuocere per circa 10 minuti, mescolando di tanto in tanto. Infine, aggiungete i pisellini e lasciate cuocere per altri 20 minuti sempre con la fiamma al minimo e mescolando di tanto in tanto. A cottura quasi ultimata, aggiustate di sale e pepe secondo i vostri gusti e aggiungete il basilico spezzettato a mano.

Quando le melanzane avranno terminato di spurgare, sciacquatele con acqua abbondante, lasciatele scolare per qualche minuto e tamponatele con della carta assorbente per eliminare l’acqua in eccesso. Quindi, in un pentolino a bordo alto abbastanza capiente da contenere le melanzane, fate scaldare abbondante olio extravergine di oliva o, in alternativa, di semi di arachide e friggetevi le melanzane. A frittura ultimata, disponetele su un piatto ricoperto di carta assorbente e lasciatele riposare per qualche minuto.

 

Nel frattempo, riempite una casseruola a bordo alto con acqua abbondante (5 litri circa), aggiungete il sale grosso (due cucchiai rasi, pari a circa 50 g), coprite con un coperchio e portate ad ebollizione per successivamente cuocervi gli anelletti. Quindi, tagliate il primosale a piccoli cubetti e predisponete una teglia da forno, ungendola con un filo d’olio e spolverandola di pangrattato (un paio di cucchiai). Una volta che l’acqua avrà raggiunto l’ebollizione, fate cuocere la pasta per 3 minuti.

 

Quando la pasta e il ragù saranno pronti, uniteli, aggiungendo anche le melanzane, il primosale e quasi tutto il caciocavallo. Un paio di cucchiai di quest’ultimo vi serviranno, infatti, per la superficie della pasta.

Disponete, quindi, la pasta e il condimento nella teglia, livellate l’altezza con un cucchiaio, spolverate la superficie con il pangrattato e il caciocavallo, infornate e lasciate a in forno statico preriscaldato a 180 °C per circa 30 minuti, controllando come evolve la cottura della pasta ogni 10 minuti circa.

 

Se sulla parte superiore non dovesse formarsi la crosticina, potete accendere il grill del forno qualche minuto prima di ultimare la cottura. Vi consigliamo, infine, di lasciar riposare in forno per circa 5 minuti a cottura terminata.

Potete gustare gli Anelletti al Forno alla Palermitana appena sfornati o consumarli successivamente, ovviamente conservandoli adeguatamente e scaldandoli prima di servirli.

 

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