Don Luigi Ciotti, da sempre coinvolto nell’aiuto delle persone tossicodipendenti, racconta il presente e il futuro del mercato delle sostanze in Italia.
Questo è un libro che parla di droghe. E lo fa per scongiurare un grande rischio che questo tema porta con sé: che a occuparsene siano demagoghi incompetenti e spregiudicati, condizionati dalla più potente e diffusa delle droghe: quella del potere.
Partendo da un’esperienza di quasi cinquant’anni – don Luigi Ciotti aprì il primo centro di accoglienza per tossicodipendenti in Italia nel 1973 – Droga. Storie che ci riguardano affronta la complessità dell’argomento dell’uso e abuso di sostanze e degli effetti di queste sulle vite di tutti giorni. Racconta le storie umane dietro la dipendenza, denuncia il narcotraffico – il più redditizio business delle mafie – e stimola un impegno costante verso il raggiungimento di normative e metodologie di recupero che siano umane, che non puniscano ma valorizzino la dignità e la ricerca di autonomia. «Sì, le sostanze stupefacenti possono uccidere. Non solo con l’overdose ma con leggi repressive, che nel consumatore vedono il criminale e non la persona fragile e bisognosa di aiuto»